Maria, madre di Gesù, dammi il tuo cuore, così bello, così puro, così immacolato, così pieno d'amore e umiltà: Rendimi capace di ricevere Gesù nel pane della vita, amarlo come lo amasti e e servirlo sotto le povere spoglie del più povero tra i poveri. Amen.
PREGHIERA PER NATALE
Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Accarezza il malato e l'anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall'ignoranza e dall'indifferenza, dalla discriminazione e dall'intolleranza. Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi liberandoci dal peccato. Sei Tu il vero e unico Salvatore, che l'umanità spesso cerca a tentoni. Dio della Pace, dono di pace all'intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia. Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen.
PREGHIERA ALL'IMMACOLATA
R: Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Il peccato non è in Te.
Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità: nella nostra parola rifulga lo splendore della verità, nelle nostre opere risuoni il canto della carità, nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità, nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo. R:
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata. R:
Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno: la luce gentile della fede illumini i nostri giorni, la forza consolante della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore, gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia. R:
Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica: sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù, sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero. R:
AVE O MARIA....
A SANT' ANTONIO ABATE
Glorioso Sant'Antonio, esempio di penitenza e di fortezza cristiana ardente di carità, continua a proteggerci dal Maligno che tu hai saputo incantare. Continua a guidarci con l'esempio della tua virtù e fedeltà, all'amicizia con Dio Padre, con Gesù e Maria. Benedici e proteggi le nostre famiglie, il nostro lavoro e la nostra missione. Amen.
SUB TUUM PRAESIDIUM (antica preghiera, sec. III)
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
SAN SEBASTIANO MARTIRE 20 gennaio
Milano, 263 circa – Roma, 304 circa
I dati storici circa la figura di san Sebastiano sono limitati alla menzione nel più antico calendario della Chiesa di Roma, la «Depositio Martyrum», confluita nel «Cronografo» risalente al 354, e a una citazione nel «Commento al Salmo 118» di sant’Ambrogio vescovo di Milano. Una “Passio” scritta intorno al V secolo aggiunge che Sebastiano era un membro dei pretoriani, le guardie al diretto servizio dell’imperatore di Roma, ed era cristiano dalla nascita. Grazie al suo servizio, poteva portare conforto ai cristiani che erano destinati al supplizio. A sua volta fu denunciato come cristiano e condannato al supplizio delle frecce, per aver tradito la fiducia dell’imperatore Diocleziano. Ne uscì vivo ma non illeso: dopo le cure, si ripresentò a Diocleziano per rimproverarlo aspramente di quanto aveva commesso contro i cristiani. A quel punto, fu nuovamente condannato: frustato a morte, venne gettato, ormai cadavere, nella Cloaca Massima. Le sue spoglie furono però ritrovate e deposte nelle catacombe della via Appia. Le sue reliquie sono oggi venerate nella basilica di San Sebastiano fuori le Mura a Roma, tranne quella del cranio, custodita nella basilica dei Santi Quattro Coronati a Roma.
Martirologio Romano: San Sebastiano, martire, che, originario di Milano, venne a Roma, come riferisce sant’Ambrogio, al tempo in cui infuriavano violente persecuzioni e vi subì la passione; a Roma, pertanto, dove era giunto come ospite straniero, ebbe il domicilio della perpetua immortalità; la sua deposizione avvenne sempre a Roma ad Catacumbas in questo stesso giorno.
SUPPLICA O glorioso San Sebastiano, alla cui speciale protezione il cielo ha affidato il nostro paese, fa’ che sentiamo i dolci affetti della tua potente intercessione presso Dio. Ci affidiamo interamente nelle tue mani: tu conosci le nostre necessità; provvedici tu affinché tutto concorra ad assicurarci la salute materiale e spirituale; e dopo essere stati tuoi fedeli imitatori sulla la terra, possiamo un giorno partecipare della tua gloria nel cielo. Amen.
PREGHIERA A SAN SEBASTIANO MARTIRE Per quell'ammirabile impegno che vi condusse ad affrontare tutti i pericoli per convertire i pagani più ostinati e confermare nella fede i cristiani vacillanti, ottenete a noi tutti, glorioso martire Sebastiano un uguale impegno per la salvezza dei nostri fratelli, per cui non contenti di edificarli con una vita veramente evangelica, ci adoperiamo anche con ogni sforzo per illuminarli se sono ignoranti, a correggerli se sono sulla via del male, a rafforzarli nella fede se sono nel dubbio.
Gloria al Padre... San Sebastiano, prega per noi.
Per quell'eroismo con cui sopportaste il dolore delle frecce che trafissero tutto il vostro corpo e rimasto miracolosamente in vita, rimproveraste della sua empietà contro i Cristiani il crudele imperatore Diocleziano, ottenete a noi tutti, o glorioso martire Sebastiano, di sostenere sempre, secondo la volontà di Dio, le malattie, le persecuzioni e tutte le avversità della vita per partecipare un giorno alla vostra gloria in Cielo.
Gloria al Padre... San Sebastiano, prega per noi.
PREGHIERA A S. ALBERTO
Dio Onnipotente e misericordioso Concedi a noi, ti supplichiamo, per intercessione di San’Alberto confessore, di ottenere la salute dell’anima e del corpo e facci sempre perseveranti al tuo santo servizio. Amen.
FESTA DEL VOLTO SANTO DI GESÙ. SAN FERRANDO “Rialzaci, Signore, nostro Dio, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi”Salmo 79
OFFERTA DELLA GIORNATA AL VOLTO SANTO Volto Santo del mio dolce Gesù, espressione viva ed eterna dell’amore e del martirio divino sofferto per umana redenzione, Ti adoro e Ti amo. Ti consacro oggi e sempre tutto il mio essere. Ti offro per le mani purissime della Maria Immacolata le preghiere, le azioni e le sofferenze di questo giorno, per espiare e riparare i peccati delle povere creature. Fa’ di me un tuo vero apostolo. Che il tuo sguardo soave mi sia sempre presente e si illumini di misericordia nell’ora della mia morte. Amen.
Volto Santo di Gesù, guardami con misericordia, ora e sempre.
VIA CRUCIS con meditazione dalla enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco
Introduzione La via della croce è la strada che Gesù ha percorso 2000 anni fa per portare a termine la sua missione fino al dono più grande, morire per passione, per amore nostro. Ciascuno di noi ha la sua strada da percorrere: a volte piana e senza buche; altre volte ingombra di ostacoli, di incomprensioni da vincere e delusioni da accogliere, di desideri di pace da ristabilire… in famiglia, a scuola o nel lavoro, in parrocchia. Rileggere la nostra vita mentre ripercorriamo la Via Crucis di Gesù ci aiuta a vedere che ogni passo di servizio è un piccolo contributo alla costruzione di quel Regno di pace, di giustizia e di verità per il quale Gesù è morto in croce ed è risorto il terzo giorno. Per questo momento di preghiera ci ispira il numero 277 dell’enciclica Fratelli Tutti: «La Chiesa apprezza l’azione di Dio nelle altre religioni… Tuttavia come cristiani non possiamo nascondere che «se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. Se la musica del Vangelo smette di suonare nelle nostre case, nelle nostre piazze, nei luoghi di lavoro, nella politica e nell’economia, avremo spento la melodia che ci provocava a lottare per la dignità di ogni uomo e donna». Altri bevono ad altre fonti. Per noi, questa sorgente di dignità umana e di fraternità sta nel Vangelo di Gesù Cristo. Da esso «scaturisce per il pensiero cristiano e per l’azione della Chiesa il primato dato alla relazione, all’incontro con il mistero sacro dell’altro, alla comunione universale con l’umanità intera come vocazione di tutti».
G: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
-momento di silenzio-
Preghiera della pace di San Francesco
Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace: dov’è odio, fa’ ch’io porti amore, dov’è offesa, ch’io porti il perdono, dov’è discordia, ch’io porti la fede, dov’è l’errore, ch’io porti la Verità, dov’è la disperazione, ch’io porti la speranza. Dov’è tristezza, ch’io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch’io porti la luce. Oh! Maestro, fa’ che io non cerchi tanto ad essere compreso, quanto a comprendere. ad essere amato, quanto ad amare Poiché è dando, che si riceve; perdonando che si è perdonati; morendo che si risuscita a Vita Eterna. Amen.
1 STAZIONE: Gesù è condannato a morte
Dal vangelo di Marco (Mc 14,43-46) Mentre ancora egli parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". Appena giunto, gli si avvicinò e disse: "Rabbì" e lo baciò. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 57. La parabola del buon Samaritano raccoglie uno sfondo di secoli. Poco dopo la narrazione della creazione del mondo e dell’essere umano, la Bibbia presenta la sfida delle relazioni tra di noi. Caino elimina suo fratello Abele, e risuona la domanda di Dio: «Dov’è Abele, tuo fratello?» (Gen 4,9). La risposta è la stessa che spesso diamo noi: «Sono forse io il custode di mio fratello?» (ibid.). Con la sua domanda, Dio mette in discussione ogni tipo di determinismo o fatalismo che pretenda di giustificare l’indifferenza come unica risposta possibile. Ci abilita, al contrario, a creare una cultura diversa, che ci orienti a superare le inimicizie e a prenderci cura gli uni degli altri.
INTERCESSIONI
Ripetiamo insieme: Signore aiutaci a proteggere la vita
- Quando si uccidono i bambini perché sono privati del necessario. R. - Quando ci chiudiamo alle necessità di chi è accusato ingiustamente. R. - Quando non si assistono i malati, i moribondi e gli anziani. R. - Quando siamo indifferenti verso i nostri fratelli. R. - Quando offendiamo la dignità̀ di chi non è come noi. R
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
2 STAZIONE: Gesù è caricato della croce
Dal Vangelo secondo Matteo. (27, 27-31) I soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!". E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti”: L’abbandonato 63. Gesù racconta che c’era un uomo ferito, a terra lungo la strada, che era stato assalito. Passarono diverse persone accanto a lui ma se ne andarono, non si fermarono. Erano persone con funzioni importanti nella società, che non avevano nel cuore l’amore per il bene comune. Non sono state capaci di perdere alcuni minuti per assistere il ferito o almeno per cercare aiuto. Uno si è fermato, gli ha donato vicinanza, lo ha curato con le sue stesse mani, ha pagato di tasca propria e si è occupato di lui. Soprattutto gli ha dato una cosa su cui in questo mondo frettoloso lesiniamo tanto: gli ha dato il proprio tempo. Sicuramente egli aveva i suoi programmi per usare quella giornata secondo i suoi bisogni, impegni o desideri. Ma è stato capace di mettere tutto da parte davanti a quel ferito, e senza conoscerlo lo ha considerato degno di ricevere il dono del suo tempo.
INTERCESSIONI Ripetiamo insieme:
Signore aiutaci a portare la nostra croce e le sofferenze degli altri.
-Quando i diritti umani vengono negati ai più deboli del mondo. R. -Quando la sete di potere mette in gioco le libertà individuali. R. -Quando ci chiudiamo nell’egoismo della nostra esistenza. R.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
3 STAZIONE: Gesù cade per la prima volta
Dal libro del Profeta Isaia. (53, 4-6) Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 285. In quell’incontro fraterno, che ricordo con gioia, con il Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo fermamente dichiarato che le religioni non incitano mai alla guerra e non sollecitano sentimenti di odio, ostilità, estremismo, né invitano alla violenza o allo spargimento di sangue. Queste sciagure sono frutto della deviazione dagli insegnamenti religiosi, dell’uso politico delle religioni e anche delle interpretazioni di gruppi di uomini di religione che hanno abusato – in alcune fasi della storia – dell’influenza del sentimento religioso sui cuori degli uomini […]. Infatti Dio, l’Onnipotente, non ha bisogno di essere difeso da nessuno e non vuole che il suo nome venga usato per terrorizzare la gente.
INTERCESSIONI
Ripetiamo insieme: Signore aiutaci a non cadere nell’errore
- Quando siamo tentati di volgere lo sguardo dall’altro lato. R. - Quando, nell’indecisione, scegliamo la strada più̀ facile a svantaggio di qualcun altro. R. - Quando veniamo meno alle nostre responsabilità sociali e civili. R.
4 STAZIONE: Gesù incontra sua Madre.
Dal Vangelo secondo Luca. (2, 34-35. 51) Simeone parlò a Maria, sua Madre: "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima". Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 64. Dobbiamo riconoscere la tentazione che ci circonda di disinteressarci degli altri, specialmente dei più deboli. Diciamolo, siamo cresciuti in tanti aspetti ma siamo analfabeti nell’accompagnare, curare e sostenere i più fragili e deboli delle nostre società sviluppate. Ci siamo abituati a girare lo sguardo, a passare accanto, a ignorare le situazioni finché queste non ci toccano direttamente.
Chiediamo l’intercessione di Maria Ave o Maria…
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
5 STAZIONE: Gesù è aiutato dal Cireneo.
Dal Vangelo secondo Luca. (23, 26) Mentre Gesù fu condotto via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 69. Ogni giorno ci troviamo davanti alla scelta di essere buoni samaritani oppure viandanti indifferenti che passano a distanza. E se estendiamo lo sguardo alla totalità della nostra storia e al mondo nel suo insieme, tutti siamo o siamo stati come questi personaggi: tutti abbiamo qualcosa dell’uomo ferito, qualcosa dei briganti, qualcosa di quelli che passano a distanza e qualcosa del buon samaritano.
- Per tutte le volte che non abbiamo difeso la dignità dei poveri e degli esclusi. R. - Per tutte le volte che siamo rimasti indifferenti al tuo amore. R. - Per tutte le volte che abbiamo chiuso il nostro cuore all’incontro con l’altro. R.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
6 STAZIONE: La Veronica asciuga il Volto di Cristo
Dal libro dei Salmi. (27, 8-9) Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 97. Ci sono periferie che si trovano vicino a noi, nel centro di una città, o nella propria famiglia. C’è anche un aspetto dell’apertura universale dell’amore che non è geografico ma esistenziale. È la capacità quotidiana di allargare la mia cerchia, di arrivare a quelli che spontaneamente non sento parte del mio mondo di interessi, benché siano vicino a me. D’altra parte, ogni fratello o sorella sofferente, abbandonato o ignorato dalla mia società è un forestiero esistenziale, anche se è nato nello stesso Paese. Può essere un cittadino con tutte le carte in regola, però lo fanno sentire come uno straniero nella propria terra. Il razzismo è un virus che muta facilmente e invece di sparire si nasconde, ma è sempre in agguato.
INTERCESSIONI Ripetiamo insieme: Insegnaci, Signore, a guardare con i tuoi occhi - Quando non riusciamo a vedere oltre le nostre problematiche. R. - Quando ci troviamo di fronte a situazioni di ingiustizia. R. - Quando sentiamo di perdere la fiducia in noi stessi e negli altri. R.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
7 STAZIONE: Gesù cade per la seconda volta
Dal libro delle Lamentazioni. (3, 1-2. 9. 16) Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri. Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 25. Guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali o religiosi, e tanti soprusi contro la dignità umana vengono giudicati in modi diversi a seconda che convengano o meno a determinati interessi, essenzialmente economici. Ciò che è vero quando conviene a un potente, cessa di esserlo quando non è nel suo interesse.
INTERCESSIONI
Ripetiamo insieme: Signore accresci in noi il desiderio di ricominciare - Di fronte alle prove della vita. R. - Di fronte alla stanchezza e allo sconforto. R. - Di fronte alle persecuzioni. R
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
8 STAZIONE: Gesù parla alle donne piangenti.
Dal Vangelo secondo Luca (23, 27-31) Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 165. La vera carità è capace di includere tutto questo nella sua dedizione, e se deve esprimersi nell’incontro da persona a persona, è anche in grado di giungere a un fratello e a una sorella lontani e persino ignorati, attraverso le varie risorse che le istituzioni di una società organizzata, libera e creativa sono capaci di generare. Nel caso specifico, anche il buon samaritano ha avuto bisogno che ci fosse una locanda che gli permettesse di risolvere quello che lui da solo in quel momento non era in condizione di assicurare. L’amore al prossimo è realista e non disperde niente che sia necessario per una trasformazione della storia orientata a beneficio degli ultimi
- Signore Gesù, vittima di espiazione per i peccati del mondo, Kyrie eleison. - Cristo Gesù, che hai dato la vita per noi, Christe eleison. - Signore Gesù, che ci purifichi da ogni peccato nel tuo sangue, Kyrie eleison.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
9 STAZIONE: Gesù cade per la terza volta.
Dalla Lettera agli Ebrei (5, 8-9) Pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 37. Tanto da alcuni regimi politici populisti quanto da posizioni economiche liberali, si sostiene che occorre evitare ad ogni costo l’arrivo di persone migranti. Al tempo stesso si argomenta che conviene limitare l’aiuto ai Paesi poveri, così che tocchino il fondo e decidano di adottare misure di austerità. Non ci si rende conto che, dietro queste affermazioni astratte difficili da sostenere, ci sono tante vite lacerate. Molti fuggono dalla guerra, da persecuzioni, da catastrofi naturali.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci speranza, Signore!
- Per ciascuno di noi, ogni volta che sentiamo il peso dei nostri errori e cadiamo succubi dell’egoismo e dell’indifferenza: - Quando il futuro ci sembra incerto e ci fa paura, quando non sappiamo quale strada intraprendere e l’incapacità di decidere ci immobilizza: - Se non troviamo modi concreti per esprimere l’amore che vorremo vivere e donare: - Per tutti coloro che temono di non riuscire più a rialzarsi perché hanno perso il lavoro, perché ammalati, perché carcerati, perché bloccati senza prospettive in un paese straniero:
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
10 STAZIONE: Gesù viene spogliato delle vesti
Dal Vangelo secondo Marco (15, 24) I soldati si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 250. Il perdono non implica il dimenticare. Diciamo piuttosto che quando c’è qualcosa che in nessun modo può essere negato, relativizzato o dissimulato, tuttavia, possiamo perdonare. Quando c’è qualcosa che mai dev’essere tollerato, giustificato o scusato, tuttavia, possiamo perdonare. Quando c’è qualcosa che per nessuna ragione dobbiamo permetterci di dimenticare, tuttavia, possiamo perdonare. Il perdono libero e sincero è una grandezza che riflette l’immensità del perdono divino. Se il perdono è gratuito, allora si può perdonare anche a chi stenta a pentirsi ed è incapace di chiedere perdono.
Preghiamo insieme e diciamo: Abbi pietà di noi! - Signore Gesù, quando non riusciamo a riconoscerti e a chiamarti per nome, - Signore Gesù, quando schiacciamo la dignità di ogni uomo e donna, - Signore Gesù, quando ci accontentiamo di stare dalla parte dei potenti,
11 STAZIONE: Gesù viene crocifisso.
Dal Vangelo secondo Marco (15, 25-27) Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: "Il re dei Giudei". Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 251. Quanti perdonano davvero non dimenticano, ma rinunciano ad essere dominati dalla stessa forza distruttiva che ha fatto loro del male. Spezzano il circolo vizioso, frenano l’avanzare delle forze della distruzione. Decidono di non continuare a inoculare nella società l’energia della vendetta, che prima o poi finisce per ricadere ancora una volta su loro stessi.
INTERCESSIONI Ripetiamo insieme: Signore, insegnaci la compassione. - Per la Chiesa e le autorità civili affinché possano estirpare la piaga delle violenze di genere. R. - Per le donne sfruttate, affinché non perdano mai la speranza di una vera liberazione. R. - Per i cristiani affinché non alimentino il mercato della prostituzione. R
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
12 STAZIONE: Gesù muore sulla Croce
Dal Vangelo secondo Marco (15, 33-34. 37. 39) Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì , Eloì , lema sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Ma egli, dando un forte grido, spirò. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".
-silenzio. In ginocchio-
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 188-189. Le maggiori preoccupazioni di un politico non dovrebbero essere quelle causate da una caduta nelle inchieste, bensì dal non trovare un’effettiva soluzione al «fenomeno dell’esclusione sociale ed economica, con le sue tristi conseguenze di tratta degli esseri umani, commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato. È tale l’ordine di grandezza di queste situazioni e il numero di vite innocenti coinvolte, che dobbiamo evitare qualsiasi tentazione di cadere in un nominalismo declamatorio con effetto tranquillizzante sulle coscienze. Dobbiamo aver cura che le nostre istituzioni siano realmente efficaci nella lotta contro tutti questi flagelli»… Siamo ancora lontani da una globalizzazione dei diritti umani più essenziali.
INTERCESSIONI
- Signore Gesù, venuto nel mondo per salvare i peccatori, Kyrie eleison. - Cristo Gesù, nostra speranza, Christe eleison. - Signore Gesù, che sei morto per i nostri peccati e sei risuscitato il terzo giorno, Kyrie eleison.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
13 STAZIONE: Gesù viene deposto dalla Croce.
Dal Vangelo secondo Marco (15, 42-43. 46) Sopraggiunta ormai la sera, Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il Regno di Dio, comprato un lenzuolo, calò il corpo di Gesù giù dalla croce.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 278. Chiamata a incarnarsi in ogni situazione e presente attraverso i secoli in ogni luogo della terra – questo significa “cattolica” –, la Chiesa può comprendere, a partire dalla propria esperienza di grazia e di peccato, la bellezza dell’invito all’amore universale. Infatti, «tutto ciò ch’è umano ci riguarda. […] Dovunque i consessi dei popoli si riuniscono per stabilire i diritti e i doveri dell’uomo, noi siamo onorati, quando ce lo consentono, di assiderci fra loro». Per molti cristiani, questo cammino di fraternità ha anche una Madre, di nome Maria. Ella ha ricevuto sotto la Croce questa maternità universale (cfr Gv 19,26) e la sua attenzione è rivolta non solo a Gesù ma anche al «resto della sua discendenza» (Ap 12,17). Con la potenza del Risorto, vuole partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società, dove risplendano la giustizia e la pace.
INTERCESSIONI
Ripetiamo insieme: Ascoltaci Signore.
- Per la Chiesa, affinché resti fedele nella sua missione in favore dei più deboli. R. - Per i cristiani, affinché siano sempre solidali con i fedeli di altre religioni. R. - Per un mondo più pulito. R.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
14 STAZIONE: Gesù viene deposto nel sepolcro.
Dal Vangelo secondo Giovanni (19, 40-42) Giuseppe di Arimatea e Nicodemo presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.
Dall’Enciclica “Fratelli tutti” 283. Il culto a Dio, sincero e umile, «porta non alla discriminazione, all’odio e alla violenza, ma al rispetto per la sacralità della vita, al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e all’amorevole impegno per il benessere di tutti». Le convinzioni religiose riguardo al senso sacro della vita umana ci permettono di «riconoscere i valori fondamentali della comune umanità, valori in nome dei quali si può e si deve collaborare, costruire e dialogare, perdonare e crescere, permettendo all’insieme delle diverse voci di formare un nobile e armonico canto, piuttosto che urla fanatiche di odio». 284. Siamo chiamati ad essere veri “dialoganti”, ad agire nella costruzione della pace non come intermediari, ma come autentici mediatori. (…) Il mediatore è colui che non trattiene nulla per sé, ma si spende generosamente, fino a consumarsi, sapendo che l’unico guadagno è quello della pace.
INTERCESSIONI
Ripetiamo insieme: Perdonaci Signore
- Per tutte le volte che eri nudo e non ti abbiamo vestito. R. - Per tutte le volte che eri forestiero e non ti abbiamo ospitato. R. - Per tutte le volte che eri malato o in carcere e non ti abbiamo visitato. R. - Per tutte le volte che non abbiamo fatto tutto ciò a uno dei tuoi fratelli più piccoli. R.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
ALLEANZA DI PACE (G. Frassinetti)
Tu, Signore, perdona i miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. Insegnami a fare la tua volontà. Dammi un buono spirito. Mettimi vicino a te. Non permettere che mi separi da te. Custodiscimi come pupilla degli occhi. Senza di te, polvere e cenere come sono, non posso far nulla. Io nel tuo nome, confidando nella tua grazia, propongo di non riservare per me se non il perfetto compimento della legge, abbracciato alla tua santa croce. Perciò niente altro ti chiedo. Né per i beni, né per la vita, né per la morte, niente ti chiedo. In questo modo ci sia concordanza tra la mia e la tua volontà. Ci sia in me e in tutti la tua misericordia ora e nell'eternità.
PADRE NOSTRO…
BENEDIZIONE SOLENNE
(Preghiera che conclude l’enciclica Fratelli tutti)
Dio nostro, Trinità d’amore, dalla potente comunione della tua intimità divina effondi in mezzo a noi il fiume dell’amore fraterno. Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù, nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.
Concedi a noi cristiani di vivere il Vangelo e di riconoscere Cristo in ogni essere umano, per vederlo crocifisso nelle angosce degli abbandonati e dei dimenticati di questo mondo e risorto in ogni fratello che si rialza in piedi.
Vieni, Spirito Santo! Mostraci la tua bellezza riflessa in tutti i popoli della terra, per scoprire che tutti sono importanti, che tutti sono necessari, che sono volti differenti della stessa umanità amata da Dio. Amen.